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Nessun coro razzista sugli spalti della Step Back Caiazzo:
la Corte Sportiva di Appello fa chiarezza

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Lo scorso 9 marzo si è pronunciata la Corte Sportiva di Appello del Comitato Regionale Campania, a seguito della spiacevole vicenda verificatasi durante la partita del Campionato Under 17 Maschile Silver tra la Step Back Caiazzo e la Società Amici del Basket di Benevento, interrotta a pochi minuti dalla fine del primo tempo supplementare per abbandono del campo da parte della squadra ospite a causa di offese discriminatorie provenienti dagli spalti.

Alcuni tesserati della Società Amici del Basket, infatti, avevano scelto di abbandonare la gara (n.d. a 2 minuti e 11 secondi dalla fine del tempo supplementare, sul punteggio di 61-50 per la SBC) dichiarando che dagli spalti sarebbero giunte offese discriminatorie dirette a un giocatore della squadra ospite, impegnato sulla lunetta per i tiri liberi.

I provvedimenti del Giudice Sportivo Regionale avevano già parlato chiaro: da un lato, nessuna sanzione per la squadra di casa, ritenuta quindi estranea ai fatti; dall’altro, squalifica del tesserato Giulio Musco per 6 gare per comportamento minaccioso e offensivo nei confronti degli arbitri, squalifica dei tesserati Alessandro Musco e Matteo De Nigris per 1 gara per comportamento offensivo nei confronti di altri tesserati per fatti non attinenti al gioco, nonché perdita della gara per la Società Amici del Basket ed esclusione della stessa dal Campionato.

A fare ulteriore chiarezza è intervenuta qualche giorno fa la Corte Sportiva di Appello del Comitato Regionale Campania che, su reclamo ufficiale della Società di Benevento, ha in sostanza confermato tutto quanto già riferito dagli arbitri e comminato dal Giudice Sportivo (eccetto per l’esclusione della Società di Benevento dal Campionato, che invece è stata ritenuta una misura non coerente con i regolamenti FIP e che peraltro la Step Back Caiazzo accoglie con piacere e vicinanza nei confronti dei giovani under 17 beneventani).

Un passaggio, quello sulle offese razziste, che la Step Back Caiazzo ci tiene a riportare per esteso, per ribadire l’estraneità a fatti così gravi e lontani dai valori della Società: “sentiti entrambi gli arbitri, i quali confermano puntualmente quanto già esposto nel rapporto allegato al referto, in particolare in ordine al comportamento del dirigente Musco, ribadendo, su specifica domanda, di non aver percepito offese di stampo razzista, nonché di aver espressamente chiesto al tesserato in questione se ne fosse stato oggetto, ricevendone risposta negativa”.

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